Succursale 'F. Halbherr'
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Succursale in via Benacense, 27
TEL 0464-437327
Nata anni fa come scuola professionale (infatti viene ancora chiamata familiarmente “Ex edili”) è stata sede temporanea della scuola secondaria di primo grado di Lizzana, durante i lavori di ristrutturazione, fino all’inaugurazione del nuovo edificio nel settembre 2010 di via Livenza, 1.
A causa delle maggiori iscrizioni, la struttura accoglie le sei classi dei Corsi C e D della scuola secondaria di primo grado F.Halbherr.
Chi era Federico Halbherr
Federico Halbherr ( Rovereto, 15 febbraio 1857 - Roma, 17 luglio 1930 ) è stato un archeologo ed epigrafista italiano, il cui nome è legato agli scavi di Creta, dove effettuò le sue ricerche più famose e dove trascorse gran parte della sua vita.
Studiò all’Università di Roma, dove si laureò nel 1880 per poi trasferirsi a Firenze e seguire dei corsi di perfezionamento. Venne quindi inviato dal suo maestro Comparetti in Grecia nel 1883 per fare esperienza e andare in cerca di epigrafi nelle isole Cicladi.
Tornato a Roma nel 1887, a seguito del successo e della notorietà ottenute grazie alle prime scoperte effettuate a Creta, gli fu affidata la cattedra di Epigrafia greca.
Dal 1899 fu a capo della Missione Archeologica Italiana a Creta e nel 1909 fondò la Scuola Archeologica Italiana di Atene, di cui fu nominato direttore.
Gli esiti delle sue importanti indagini a Festo, a Gortina e a Haghia Triada, vennero esposti in numerose pubblicazioni.
Fra le sue scoperte più celebri, vi è la grande epigrafe rinvenuta a Gortina nel 1884, che per la sua importanza e le sue dimensioni viene chiamata la "regina delle iscrizioni greche"; scritta in un greco classico della prima metà del V secolo, essa raccoglie un codice di leggi riguardanti il diritto pubblico e privato e costituisce il più significativo testo giuridico greco finora noto.
Federico Halbherr fu socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, membro della Società del Museo Civico di Rovereto e dell’Accademia Roveretana degli Agiati, alla quale volle lasciare le lettere, gli appunti e la varia documentazione dei suoi viaggi a Creta e in Cirenaica.
Testo di Barbara Maurina